Come creare una stanza con pareti in cartongesso?

February 21, 2017By IdrowattRistrutturazioni No Comments

Come creare una stanza con pareti in cartongesso?

In questo articolo parleremo di come è possibile realizzare una camera con pareti in cartongesso.
Vedremo assieme un intervento reale, realizzato da uno dei ragazzi che collabora con Voglia di Ristrutturare™.

Sei pronto? Partiamo!

Come creare una stanza con pareti in cartongesso: troppi vantaggi per pensarci su

Prima di entrare nel vivo del post, ti consiglio di leggere l’articolo che ho scritto sull’argomento “cartongesso”.

Perché dovresti leggerlo subito, senza rimandare?
Semplice: al suo interno troverai delle informazioni che ti aiuteranno moltissimo nelle tue valutazioni, soprattutto se non hai dimestichezza con questo materiale.

Capirai se effettivamente il cartongesso è ciò che fa al tuo caso.

Per leggere il post clicca qui di fianco → [clicca qui]

Se hai scelto di non aprire il link, ti dico comunque che questo materiale viene sempre più utilizzato sia nell’edilizia privata (come nel caso di questo articolo), che in quella pubblica (ospedali, teatri, stadi…).

I vantaggi sono molti, mentre i difetti quasi inesistenti.

Aggiungi anche il fatto che l’evoluzione del cartongesso è stata costante, ed oggi ci sono aziende (come Knauf) che offrono soluzioni per qualsiasi esigenza.

Come creare una stanza con pareti in cartongesso: partiamo da qui

Qualche tempo fa siamo stati contattati da una giovane coppia della provincia di Padova.
Avevano l’esigenza di realizzare una cameretta per la loro bimba.

Tieni conto che questi ragazzi abitano in un appartamento duplex, dove la zona notte è collocata nel sottotetto.

L’immobile aveva un’unica camera da letto, più uno spazio aperto che ospitava un armadio.

Nella galleria di immagini qui sotto puoi ben capire quale fosse la situazione:


Dopo il sopralluogo
e un breve scambio di opinioni con Emanuele, il ragazzo specializzato nel cartongesso, i ragazzi decisero di iniziare i lavori per la creazione della tanto desiderata cameretta.

Più avanti ti farò vedere la presentazione video dell’intervento.

Prima devi conoscere i 5 motivi per i quali non ti consiglio l’utilizzo della muratura, quando si tratta di realizzazioni di questo tipo.

MOTIVO #1: FACILITA’ DI TRASPORTO DEL MATERIALE

cartongesso-facile-da-trasportareUno dei vantaggi del cartongesso è che le lastre (larghezza standard 120 cm) sono abbastanza facili da trasportare, anche in spazi piuttosto angusti.

Il sottotetto non era facilmente raggiungibile: dal livello strada era necessario salire due piani (senza ascensore) più la scala interna dell’appartamento.

Nonostante questo, sia le lastre che gli accessori per realizzare la cameretta sono stati trasportati senza alcuna difficoltà.

Con delle pareti in muratura, che prevedono sacchi di cemento e mattoni forati, non ci sarebbe stata la stessa semplicità.
Senza contare gli scarti dei lavori ad opere concluse.

MOTIVO #2: RAPIDITA’ DI REALIZZO

come-costruire-una-parete-in-cartongessoIn questo cantiere hanno lavorato due persone: Emanuele ed un suo collaboratore.
I lavori sono iniziati al mattino e sono terminati nel tardo pomeriggio.

Nel corso di questo arco di tempo, Emanuele e il suo aiutante hanno:

1. trasportato tutto il materiale al piano di lavoro;
2. realizzato la camera da letto per la bimba;
3. tinteggiato le nuove pareti;
4. installato la porta scorrevole;
5. pulito il cantiere;
6. pranzato;

Il tutto senza recare alcun disturbo agli altri condomini né ai proprietari, che nel giro di qualche ora hanno ottenuto la nuova cameretta. 🙂

MOTIVO #3: PULIZIA DEL LAVORO

cartongesso-lavoro-pulitoQuesto è un altro dei vantaggi dell’utilizzo del cartongesso. 
Il materiale viene venduto in lastre
 già pronte ad essere installate o tagliate sul posto.

Questo significa rapidità ma soprattutto pulizia.

Una pulizia che, per quanto l’artigiano di turno sia attento e pignolo, non si può avere con l’utilizzo delle pareti in laterizio.

Per rendere l’idea, ad opere ultimate è stato sufficiente passare l’aspirapolvere per raccogliere i detriti più evidenti e in seguito lavare il parquet.

Come se non bastasse le nuove pareti vengono “posate” sopra il pavimento, senza rovinarlo o danneggiarlo in alcun modo.

MOTIVO #4: RIMOZIONE SUPER-RAPIDA

cartongesso-rimozione-rapidaQuesto è un vantaggio a cui non si pensa immediatamente…ma è pur sempre un vantaggio! 😀

I clienti hanno voluto questa stanza perché, in seguito alla nascita della bimba, si era presentata una nuova necessità.

La necessità di avere più spazio.
Spazio che in realtà già c’era, anche se organizzato piuttosto male.

Ciò non toglie che in futuro, un nuovo acquirente, possa decidere di riportare l’immobile allo stato originario.
Niente di complicato.

La rimozione delle pareti in cartongesso è semplice e rapida, esattamente come il montaggio.
Basta qualche ora per riportare le lancette dell’orologio al momento desiderato. 😉

MOTIVO #5: EFFETTO VISIVO VINCENTE 

cartongesso-padova-chi-contattareSapevi che col cartongesso si realizzano disegni all’apparenza complicatissimi? 
E’ proprio così: per alcune decorazioni o personalizzazioni di ambienti si punta sulla facilità di lavorazione del materiale.

Creare una camera da letto non presenta alcuna difficoltà.
Ecco perché l’effetto finale, ad opere ultimate, ha pienamente convinto i clienti.

Qui sotto puoi vedere un breve video del prima-dopo relativo all’intervento protagonista del post.

Buona visione! 

Che ne dici?
Ti è piaciuto il risultato finale?

Fonte: www.vogliadiristrutturare.it.

#Idrowatt #Torino

Tutto ciò che c’è da sapere sulla domotica

February 15, 2017By IdrowattRistrutturazioni No Comments

Costi, utilizzi, vantaggi, consumi: la smart automation sotto la lente d’ingrandimento di un esperto del settore

Domotica, home automation, smart building… Sono diversi i nomi sotto cui si presenta la vera rivoluzione del vivere domestico. Ma cosa significa davvero? E soprattutto cosa comporta a livello pratico in termini di uso? Queste e altre domande le abbiamo sottoposte a Gianpaolo Monti, responsabile progettazione e sistemi integrati di BTicino, azienda che da oltre 20 anni si occupa di tecnologie dedicate.

 

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1. Domotica e costi

Rispetto a un impianto tradizionale la tecnologia domotica ha costi maggiori, anche se oggi si sono ridotti sensibilmente. La corretta valutazione del costo di un impianto non deve essere basata solo sul prezzo del dispositivo in sé ma anche valutata in termini di manodopera d’installazione e dell’incidenza del costo dei cavi: in alcuni casi la logica distribuita dei sistemi domotici è anche vincente rispetto a un sistema a logica cablata (impianto tradizionale). Quello che è cambiato moltissimo è il rapporto costi/prestazioni: da un lato i primi sono diminuiti anche perché spesso l’interfaccia utente è scorporata dall’impianto domotico in quanto oggi consiste in un tablet o smartphone. Questi oggetti touch che ognuno di noi ha già, offrono un vantaggio accessibile oggi a tutti: le app hanno favorito l’integrazione delle funzioni, favorendo il calo dei prezzi e l’aumento delle prestazioni. Tutto ciò ha fatto sì che l’automazione domestica divenisse ancor più accessibile. Il passo che ci permetterà di andare ancora più oltre sarà costituito dal fatto che un utente, tramite questi dispositivi mobile accederà a funzioni gratuite e sempre più centrate sui suoi effettivi bisogni, aspettative che prima era difficile realizzare se non a costi notevolmente alti.

2. Domotica e utilizzi pratici

Grazie alle nuove tecnologie (per esempio, il nuovo videocitofono BTicino serie Eliot Classe 300X13E) è, e sarà, sempre più facile passare al livello di gestione che chiede l’utente che non vuole certo sapere cosa ci sia dentro e dietro all’impianto, ma ha bisogno di verificare attraverso il suo smartphone se, per esempio, uscendo di casa ha inserito o no l’allarme e, se non l’ha attivato, farlo da remoto.
Pensiamo anche all’uso in materia di efficienza energetica: per esempio, posso controllare se e quanto sta producendo il mio impianto fotovoltaico oppure se è possibile alimentare in quel momento la lavatrice a costi inferiori. Sono le classiche richieste di una vera casa domotica capace di offrire risposte concrete a domande pratiche in modo semplice per l’utente e non solo, e a prezzi davvero ridotti a parità di benefici.
Sempre in tema di efficienza, i primi apparecchi prototipo della domotica erano gli interruttori orari o i crono termostati che integravano delle funzioni di monitoraggio della temperatura con funzioni di controllo temporale. Oggi in un normale smartphone è già disponibile un’analoga funzione di temporizzazione.

3. Domotica e risparmio energetico

La domotica ha in sé il “germe” dell’automazione. Realizzare un impianto di automazione significa mettere a punto un sistema di comunicazione tra n ingressi ed n uscite, accoppiandoli opportunamente a funzioni di “trasferimento” cioè funzioni che trasferiscono il legame “causa-effetto”. L’automazione domestica, si basa su un protocollo seriale cioè: l’informazione generata da un dispositivo viene immessa in rete e raggiunge tutti i dispositivi del sistema. Solo il dispositivo abilitato a ricevere quell’informazione, la legge e si comporterà in base alla sua configurazione precaricata. Questo permette, a chi fa automazione, di controllare da un unico punto tutte le variabili. Quindi, può modificare le associazioni fra dispositivi e le loro funzioni, ottimizzarle, senza dover modificare il cablaggio degli oggetti fisici. Ed è qui che l’automazione domestica gioca un ruolo fondamentale nel risparmio energetico perché grazie ad essa è possibile disporre di un impianto in grado di essere opportunamente tarato dopo aver acquisito le informazioni monitorate. Inoltre è possibile aggiungere un sensore adatto a ottenere un ulteriore parametro, per esempio, la temperatura di un determinato locale dove chi abita passa la maggior parte del tempo domestico. Questo può essere realizzato anche attraverso la tecnologia wireless, a posteriori, dopo la fase progettuale.

4. Domotica, gestione dati e Internet of Things

La domotica ha reso “digitali” e quindi disponibili in rete le informazioni di gestione degli impianti tecnologici. Questo ha permesso da un lato di semplificare l’interazione utente-impianto, dall’altro ha aperto una possibile porta a intrusioni, nel sistema di gestione, di utenti non voluti. Tramite le soluzioni tecnologiche presenti sul mercato come quelle di BTicino, è possibile stabilire filtri di accesso dati, a seconda del profilo utente: cliente, installatore, amministratore di sistema. Anche l’accesso da remoto utilizzando un device qualsiasi abilitato alla connessione in rete internet diventa quindi sicuro.
L’Internet of Things consente di standardizzare il protocollo di comunicazione fra device generici e l’impianto. Questo semplifica molto le cose, superando il limite delle differenti configurazioni rendendo possibile, compatibilmente con i filtri inseriti in fase di configurazione iniziale, la configurazione dell’impianto direttamente da parte dall’utente finale. L’IoT uniforma la comunicazione: è partito inizialmente come complemento delle applicazioni di automazione industriale, ma oggi si è evoluta espandendo i suoi campi di applicazione proprio pensando all’utente finale e all’installazione residenziale e alla smart home. A loro volta queste applicazioni dell’IoT stanno influenzando i sistemi di supervisione e monitoraggio della distribuzione di energia di potenza anche ai fini del risparmio energetico.

5. Domotica e consumi

Il sistema di automazione domestica di un’abitazione costituisce il “cervello” che controlla i sistemi tecnologici. Volendo essere rigorosi nella valutazione dei consumi energetici, sarebbe corretto anche considerare l’alimentazione del sistema di controllo affinché sia permanentemente vigile.
Facendo questo esame ci si accorge che generalmente tale valore non è bassissimo: in genere è pari al 5/6% della bolletta annuale, ma se confrontato con i risparmi che tale sistema consente di realizzare in modo totalmente automatico, dal 30% al 50%, è del tutto trascurabile.
L’ottenimento dei più alti valori di risparmio energetico è realizzato grazie alla capacità del sistema di attuare i carichi (luci, elettrodomestici, spese energia…) a secondo degli effettivi bisogni e di comunicare in modo semplice all’utente il profilo di utilizzo per renderlo consapevole del consumo energetico istantaneo delle apparecchiature attive.

Fonte: www.tecneco.it

#Idrowatt #Torino

Ristrutturare l’ufficio: cosa bisogna sapere?

February 9, 2017By IdrowattRistrutturazioni No Comments

Arriverà prima o dopo il momento in cui si decide di ristrutturare l’ufficio. È una decisione che spesso si continua a rimandare per tutte le procedure che una ristrutturazione richiede dal punto di vista burocratico, ma anche perché prevede la sospensione dell’attività professionale per un dato periodo.

Gli interventi da programmare per una ristrutturazione di un ufficio possono essere molti e ciò dipende principalmente dallo stato in cui versa l’ambiente. Rinnovare gli spazi non è solo una questione estetica che può avere anche influenza diretta sui clienti che si sentiranno accolti al meglio, ma consente anche di conseguire importanti risparmi sul lungo periodo in termini energetici.
In primo luogo c’è da sapere che le opere di ristrutturazione degli uffici possono essere detratte fiscalmente. Le detrazioni fiscali corrispondono al 65% per il Bonus Energia e al 50% per le comuni ristrutturazioni e per l’arredamento. Incentivi non da poco, che vanno in supporto a quanti decidano di iniziare delle opere di ristrutturazione.

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È sempre consigliato quando si affronta una ristrutturazione affidarsi all’esperienza di aziende del settore, in base alla città in cui ci si trova: Bolzano, Milano, Palermo e via dicendo.
Per incorrere in minori impegni che finirebbero per trasformare una ristrutturazione in un incubo è meglio preferire quelle aziende che offrono servizi all inclusive. Affidare ad una ditta specializzata il coordinamento dei lavori da realizzare da varie figure professionali può essere un vero sollievo, ma allo stesso tempo anche una garanzia di consegna dell’ufficio ristrutturato nei tempi previsti.

Lo scopo primario della ristrutturazione di un ufficio deve essere il miglioramento del comfort dell’ambiente professionale. Ambienti salubri, arredati adeguatamente e con una corretta illuminazione sono le fondamenta per una migliore resa lavorativa dei dipendenti.
È bene prevedere come opere principali la verifica e l’adeguamento dello stato degli impianti idraulico ed elettrico. Se il budget lo consente andrebbe previsto anche un miglioramento dell’efficienza energetica tramite l’installazione di pannelli solari, pannelli fotovoltaici o impianti eolici laddove sia possibile.
Gli spazi professionali di un ufficio possono essere riadattati in base alle esigenze del team di lavoro, creando pareti divisorie o abbattendo i muri presenti per rendere l’ambiente più adatto allo svolgimento delle attività.
La tinteggiatura è un’altra parte fondamentale, è il caso di prevedere delle pareti nei toni che più stimolano la concentrazione, il benessere e l’efficienza.
Con una ristrutturazione vanno anche ripensate, qualora non fossero idonee, anche le posizioni degli arredi, migliorando la qualità dell’ambiente per i lavoratori. Un esempio può essere il riposizionamento delle scrivanie in prossimità di vetrate e finestre. Per ottimizzare le spese e migliorare le prestazioni dei lavoratori è anche buona norma sostituire le fonti di illuminazione con più moderne lampade a led.

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Fonte: www.blogarredamento.com

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